Il terreno è una fonte di energia praticamente inesauribile e può essere sfruttato per riscaldare e raffrescare casa e produrre acqua calda sanitaria. Gli impianti geotermici, impiegati allo scopo già da decenni nel Nord Europa, permettono di ottenere i massimi rendimenti impiantistici.
La geotermia verticale si basa sull’impiego di pozzi profondi dagli 80 ai 100 mt all’interno del quale vengono adagiate tubazioni di mandata e di ritorno: le sonde geotermiche; in inverno il fluido termovettore, percorrendo il pozzo, assorbe energia dal terreno riscaldandosi, in estate cede energia e si raffredda. Il fluido prelevato dalle sonde viene quindi sfruttato dalla pompa di calore geotermica, vero cuore del sistema, come fonte di energia per produrre l’acqua calda o fredda di cui necessita l’impianto di climatizzazione e produzione di acqua calda. La temperatura pressoché costante del fluido prelevato dalle sonde permette di raggiungere rendimenti decisamente superiori a quelli delle normali pompe di calore ad aria e delle caldaie tradizionali.
Variante alla geotermia verticale è la geotermica orizzontale: le sonde vengono disposte su uno scavo, di profondità compresa fra 1 e 2 mt, in modo da formare una serpentina che si estende su una superficie circa equivalente a quella dell’abitazione da servire.
La Bagarollo Termoidraulica ha già testato con successo questa tecnologia innovativa ma già collaudata e sarà lieta di illustrarla in tutti i sui aspetti.